Richiesta Chiusura Conto Corrente – Fac Simile e Guida

Chiudere un conto corrente è un’operazione che può sembrare banale, ma che in realtà richiede attenzione e precisione per evitare problemi futuri. I motivi che portano una persona a chiudere il proprio conto corrente possono essere molteplici: il passaggio a una banca con condizioni più vantaggiose, la necessità di accorpare più conti in un unico istituto, la cessazione di un’attività lavorativa (ad esempio, un’attività autonoma), oppure la volontà di semplificare la gestione delle proprie finanze.

A prescindere dalle ragioni, la chiusura del conto deve essere gestita in modo accurato: bisogna contattare la banca, produrre la documentazione necessaria, restituire eventuali strumenti di pagamento ancora in proprio possesso (come carte di credito, bancomat e libretto degli assegni) e verificare che non vi siano spese di chiusura indesiderate. È altresì importante informarsi in anticipo sulle tempistiche previste e su eventuali commissioni connesse.

In Italia, la chiusura del conto corrente è un diritto del correntista, sancito dalla normativa bancaria. Normalmente le banche italiane non possono opporsi alla richiesta di chiusura del conto, a patto che si rispettino le condizioni contrattuali in essere (ad esempio, non avere prestiti collegati, non avere addebiti pendenti, ecc.). In linea di massima, quindi, presentando una richiesta formale e restituendo tutti gli strumenti di pagamento, la banca è tenuta a procedere con la chiusura senza ostacoli.

Motivazioni più comuni per chiudere un conto corrente

  1. Cambio di banca per condizioni migliori: Le offerte nel settore bancario sono in continua evoluzione. Spesso i consumatori scelgono di trasferire i propri risparmi e le proprie transazioni su conti correnti che prevedono spese più basse, tassi di interesse più alti sui depositi o maggiori servizi online.

  2. Chiusura di conti dormienti o inutilizzati: Se un conto corrente non viene più utilizzato e rimane aperto, potrebbero comunque esserci spese fisse annuali o mensili (costi di gestione, imposta di bollo, canoni di carte di credito ecc.). In tal caso, per evitare costi inutili, la chiusura del conto è una soluzione razionale.

  3. Cambio di residenza o Paese: In caso di trasferimento all’estero, o in altra città in cui non si desidera più usufruire di un conto corrente presso una banca lontana, si può scegliere di chiudere il vecchio conto per aprirne uno nuovo in una sede più comoda.

  4. Unificazione di conti multipli: Alcune persone possiedono più conti presso banche diverse. Talvolta, semplificare la propria gestione finanziaria riducendo il numero di conti risulta conveniente ed elimina possibili oneri duplicati.

Tempistiche e procedure generali

La richiesta di chiusura può essere inoltrata in filiale o, se la banca lo consente, tramite canali digitali (PEC, area online dedicata ai clienti, raccomandata A/R). La tempistica per la chiusura effettiva di norma varia da pochi giorni a qualche settimana, a seconda di:

  • Presenza di addebiti o accrediti ricorrenti: Ad esempio, se sul conto hai domiciliazioni di bollette, accrediti di stipendio, pensioni o altri trasferimenti automatici, questi devono essere spostati o eliminati. Ciò può richiedere tempo.

  • Strumenti di pagamento legati al conto: Se hai assegni emessi in circolazione, devi aspettare che siano incassati. In caso di carte di credito con fatture ancora aperte, devi saldare gli importi dovuti. Dovrai restituire le carte e il libretto degli assegni inutilizzati.

  • Verifica del saldo finale: Il saldo deve risultare a zero (o comunque non negativo). Eventuali spese di chiusura o canoni residui devono essere saldati prima che la banca proceda con la chiusura definitiva.

È importante, quindi, programmare la chiusura del conto con un margine di tempo che ti consenta di trasferire o ricevere pagamenti e di regolarizzare la posizione, così da non trovare ostacoli burocratici.

Documenti necessari e possibili costi

Di solito, per chiudere il conto corrente, la banca richiede un documento d’identità valido e il codice fiscale (o tessera sanitaria). Inoltre, è necessario compilare e firmare il modulo di richiesta di chiusura.

Non tutte le banche applicano spese di chiusura. In passato era comune che gli istituti di credito prevedessero un costo fisso per la chiusura del conto. Oggi, grazie a diverse normative e alle politiche di trasparenza che tutelano il consumatore, la maggior parte delle banche italiane non addebita una commissione di chiusura. Tuttavia, possono essere previste spese correlate (ad esempio, l’imposta di bollo riferita al periodo di utilizzo del conto, costi connessi a eventuali servizi accessori, canoni di carte di credito già maturati, ecc.).

È consigliabile, prima di presentare la richiesta di chiusura, controllare con attenzione l’estratto conto più recente e informarsi presso la propria banca riguardo ad eventuali spese rimanenti o penali. In questo modo si evita di lasciare saldi negativi o insoluti che possano rallentare la procedura.

Procedura passo dopo passo

Per chiudere il tuo conto corrente in modo sereno e senza intoppi, puoi seguire questi passaggi:

  1. Verifica del tuo saldo e delle operazioni in sospeso: Assicurati che tutti gli assegni emessi siano stati incassati e che non vi siano bonifici in arrivo o pagamenti domiciliati. Se hai bollette addebitate sul conto, richiedi il cambio di domiciliazione o la disdetta presso i fornitori di servizi (telefono, luce, gas, ecc.).

  2. Trasferimento del saldo: Se vuoi passare a un nuovo conto corrente, puoi richiedere il servizio di trasferimento diretto (nel caso in cui la banca beneficiaria offra questo servizio), oppure effettuare autonomamente un bonifico dal tuo vecchio conto al nuovo conto. Assicurati che non rimangano fondi sul conto che stai per chiudere.

  3. Restituzione degli strumenti di pagamento:

    • Carte di debito e carte di credito: Vanno restituite in filiale o, se previsto, inviate via posta con lettera raccomandata A/R (dopo averle rese inutilizzabili, ad esempio tagliandole).

    • Libretto degli assegni: Consegnalo in banca, anche in questo caso previo annullamento (taglio della parte alta della pagina degli assegni).

    • Altri dispositivi: Token di sicurezza, eventuali device bancari, chiavette OTP, ecc.

  4. Richiesta ufficiale di chiusura: Compila e firma il modulo di richiesta di chiusura del conto, allegando copia del tuo documento di identità e del codice fiscale, se richiesto.

  5. Raccogli la ricevuta di conferma: Se presenti la richiesta in filiale, la banca dovrà fornirti una copia della richiesta con timbro e firma di avvenuta ricezione. Se invii la domanda via posta raccomandata, conserva la ricevuta di ritorno.

  6. Eventuale verifica dell’estratto conto finale: Una volta completata la procedura, la banca ti invierà, spesso in formato cartaceo o digitale, l’estratto conto finale che attesta la chiusura. È consigliabile conservarlo insieme a tutti i documenti relativi alla chiusura.

Consigli utili e avvertenze

  • Controlla attentamente i tempi di addebito di tutte le spese: Se hai utilizzato la carta di credito di recente, assicurati che le operazioni siano già state contabilizzate e saldate prima di chiudere il conto. Se la chiusura avviene mentre ci sono ancora spese pendenti, potresti incorrere in disguidi o penali.

  • Assicurati che non ci siano finanziamenti o mutui collegati: Se il conto corrente oggetto di chiusura fa da appoggio a prestiti, mutui o finanziamenti, è possibile che la banca richieda prima l’estinzione o la migrazione delle rate su un altro conto. A volte, se il finanziamento è strettamente collegato al conto (ad esempio, con condizioni agevolate), la chiusura potrebbe causare modifiche alle condizioni del prestito.

  • Occhio alle carte revolving: Se possiedi una carta revolving collegata al conto, dovrai estinguerla o trasferirla. In caso di revolving, potrebbero esserci rate in corso che devono essere saldate o spostate su un’altra modalità di pagamento.

  • Tieni conto dell’imposta di bollo: L’imposta di bollo sul conto corrente in Italia può essere applicata trimestralmente o annualmente, a seconda delle regole della tua banca. Verifica di avere pagato l’eventuale imposta dovuta per il periodo in corso prima di chiudere il conto.

  • Servizio di portabilità del conto: Una normativa italiana (e comunitaria) prevede che, in caso di passaggio da una banca a un’altra, la nuova banca può occuparsi del cosiddetto “trasloco del conto” (portabilità). Questo può includere il trasferimento di domiciliazioni e bonifici periodici in modo automatico. Verifica se la tua nuova banca offre questo servizio, poiché potrebbe semplificarti notevolmente la chiusura del vecchio conto.

Fac Simile di lettera per la chiusura del conto corrente

Di seguito ti proponiamo un modulo fac simile di richiesta di chiusura conto corrente, che potrai copiare e modificare in base alle tue necessità. Assicurati di inserire tutti i dati corretti e aggiornati:

Oggetto: Richiesta di chiusura del conto corrente n. [indicare il numero del conto]

Spett.le [Nome della Banca],

il/la sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [Luogo di nascita] il [Data di nascita], residente in [Indirizzo di residenza], Codice Fiscale [inserire il tuo codice fiscale], con la presente comunica la volontà di procedere alla chiusura del conto corrente n. [numero del conto], aperto presso la Vs. Filiale di [indicare filiale o comune].

A tal fine, dichiaro che:

  1. Non sono presenti addebiti e/o finanziamenti ancora in corso a carico del suddetto conto, ovvero in caso contrario ho già provveduto a regolarizzare/trasferire eventuali posizioni debitorie.

  2. Ho provveduto a saldare tutte le commissioni e le spese di gestione ancora pendenti, nonché a trasferire/riscuotere il saldo residuo.

  3. Allego e/o restituisco gli strumenti di pagamento a me intestati e collegati al conto in oggetto, e precisamente:

    • Carta di debito/bancomat n. [numero carta] (tagliata in due parti)

    • Carta di credito n. [numero carta] (tagliata in due parti)

    • Libretto degli assegni n. [numero del libretto o serie assegni] (annullato)

  4. Chiedo, ove possibile, l’invio dell’estratto conto finale all’indirizzo indicato, al fine di prendere visione delle voci di chiusura.

Vi chiedo quindi di procedere senza indugio alla chiusura del predetto conto corrente, nel pieno rispetto delle normative vigenti e dei termini contrattuali.

Resto in attesa di una Vostra cortese comunicazione di conferma di avvenuta chiusura.

Ringraziando per la collaborazione, porgo distinti saluti.

Firma ___________________________

Allegati:

  • Fotocopia fronte/retro di un documento di identità in corso di validità

  • Fotocopia del codice fiscale (o tessera sanitaria)

  • Eventuali ulteriori documenti richiesti dalla banca

Come utilizzare il fac simile

  • Compilazione: Inserisci tutte le informazioni personali e del conto in modo preciso. Eventuali campi aggiuntivi richiesti dalla banca (es. numero di telefono per contatto, indirizzo PEC) andranno integrati.

  • Firma: Ricordati di firmare il documento in originale se invii la raccomandata, oppure di firmare digitalmente se la banca lo accetta tramite canali telematici o PEC.

  • Modalità di invio: Se presenti la richiesta in filiale, portane due copie: una per la banca e una che ti farai timbrare “per ricevuta”. Se scegli la spedizione postale, invia tutto con raccomandata con avviso di ricevimento (A/R) per avere prova dell’avvenuta consegna.

Ulteriori approfondimenti e suggerimenti

  1. Conserva tutta la documentazione: Non sottovalutare l’importanza di archiviare copia di tutto ciò che invii (richiesta, documenti di riconoscimento, ricevute di spedizione, ecc.). In caso di contestazioni future, potrai dimostrare di aver fatto tutto correttamente.

  2. Tempistiche di chiusura: La banca, secondo normativa, dovrebbe chiudere il conto entro un termine ragionevole. Alcune banche riescono a portare a termine l’operazione in pochi giorni, altre impiegano qualche settimana, specialmente se ci sono diverse verifiche da fare o se il cliente ha più prodotti collegati (fidi, carte, investimenti, ecc.). Se la chiusura dovesse tardare eccessivamente, ti consigliamo di contattare la banca, anche via e-mail o PEC, per sollecitare.

  3. Spese di gestione residue: Se la banca ti addebita costi inaspettati, verifica che siano previsti dal contratto che hai firmato a suo tempo. Se ritieni che vi siano addebiti ingiustificati, è possibile fare reclamo all’Ufficio Reclami della banca e, se non ottieni riscontro, puoi rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).

  4. Saldo a zero: Prima di chiudere il conto, è fondamentale che il saldo sia a zero o positivo, per coprire le ultime spese. Nel caso il saldo sia negativo, dovrai versare l’importo necessario a coprire lo scoperto. Talvolta può succedere che, dopo aver richiesto la chiusura, venga addebitata un’ultima commissione (ad esempio canone mensile o trimestrale), portando il saldo in negativo. In tal caso, la banca potrebbe non procedere alla chiusura finché non viene regolarizzata la cifra dovuta.

  5. Domiciliazione delle bollette: Qualora tu non abbia un nuovo conto su cui spostarle, potresti considerare di pagare temporaneamente le bollette con altre modalità (ad esempio tramite bollettino postale) fino all’apertura di un conto alternativo. In ogni caso, ricorda di contattare i fornitori (luce, gas, telefono, ecc.) per comunicare la variazione o disdetta delle domiciliazioni.

  6. In caso di cointestazione: Se il conto è cointestato, la richiesta di chiusura deve essere firmata da tutti i cointestatari, a meno che il contratto non preveda una firma disgiunta e che tutti siano d’accordo. In presenza di disaccordi tra i cointestatari, la questione diventa più complessa e può richiedere l’intervento di un legale o l’accordo specifico tra le parti interessate.

  7. Chiusura del conto post mortem: Nel caso di chiusura di un conto a seguito del decesso dell’intestatario, saranno gli eredi o un soggetto delegato (attraverso apposita documentazione) a poter avviare la procedura. Occorre presentare il certificato di morte e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa alla successione. In simili circostanze, i tempi possono allungarsi, in quanto la banca deve effettuare controlli accurati sui diritti degli eredi.

Conclusione

La chiusura di un conto corrente è un atto che richiede precisione, ma che non deve destare preoccupazioni se condotto correttamente. Rispettare le procedure ed essere ben informati sugli eventuali costi e sulle tempistiche è essenziale per garantire che tutto si svolga in maniera lineare.

Ricorda sempre di:

  • Verificare gli addebiti e i bonifici ricorrenti prima di procedere.

  • Restituire gli strumenti di pagamento debitamente annullati.

  • Richiedere una ricevuta o una conferma scritta dell’avvenuta chiusura.

  • Tenere traccia di tutti i documenti, richieste e comunicazioni con la banca.

Il fac simile di lettera riportato in questa guida ti aiuterà a strutturare la tua richiesta in modo chiaro e completo. Adattalo alle tue necessità, aggiungendo o modificando dettagli in base allo specifico contratto stipulato con la banca.

Se seguirai tutti i passaggi suggeriti e presenterai alla banca una richiesta chiara e ben documentata, la chiusura del tuo conto corrente avverrà senza difficoltà. È un tuo diritto decidere di interrompere il rapporto con la banca, nel rispetto di eventuali obblighi contrattuali e delle normative vigenti, e le procedure stabilite dalla legge italiana sono pensate proprio per tutelare il consumatore e il correntista.

Che tu intenda aprire un nuovo conto in un’altra banca o semplicemente eliminare i costi di un conto che non utilizzi più, la chiusura è un’operazione che può portarti beneficio sia in termini di semplificazione della gestione finanziaria sia dal punto di vista economico. Una buona organizzazione prima, durante e dopo la procedura ti consentirà di evitare noie, spese impreviste o perdite di tempo e di denaro.