Chiudere un conto presso il proprio istituto bancario non è difficile.
Innanzitutto è bene sapere che l’articolo 118 della legge 243 dell’agosto 2006 che ha completato il decreto Bersani sulla concorrenza e i diritti dei consumatori, ha stabilito che il correntista può recedere dal contratto stipulato con la propria banca, e chiudere il conto, e senza dover far fronte a penalità e costi di alcun genere. Ciò si riferisce ovviamente ad ogni tipo di contratto, sia a tempo indeterminato che ad esecuzione periodica e quindi, oltre al conto corrente si potranno chiudere i conti deposito, conto titoli, bancomat, aperture di credito e carte di credito.
Per cui chi desidera chiudere il proprio conto anche per trasferirlo presso altro istituto bancario deve farne specifica richiesta scritta alla banca di appartenenza. A questa andranno allegati il libretto d’assegni non ancora utilizzati, la carta di credito e la tessera del bancomat.
Per quanto riguarda i tempi, questi dipendono ovviamente dalle operazioni in sospeso associate a quel determinato conto, quindi dipenderà dalla presenza degli accrediti di pensioni o stipendi, dei pagamenti avvenuti con assegni o con carte di credito etc.
Inoltre sarà premura della banca verificare se le richieste di pagamento disposte sino a quella data siano state tutte regolate. Al correntista non rimarrà che pagare le spese, le commissioni e gli interessi del conto corrente nonché l’imposta di bollo e le spese relative all’invio dell’estratto conto finale. Insomma tutto ciò che si è maturato sino alla data di chiusura.
A questo punto si può benissimo scegliere di trasferire il conto presso altro istituto bancario, che ognuno di noi sceglie a seconda delle proprie esigenze.
Alla nuova banca scelta si chiederà la documentazione precontrattuale facendo attenzione anche ai servizi offerti e valutando nel contempo quali servizi trasferirvi del vecchio conto e quali invece revocare.
Fate attenzione che il saldo del vostro conto sia a credito, e se non lo è bisognerà versare la cifra per coprire lo scoperto. Anche le carte di debito devono essere a zero e si dovrà provvedere a svuotare e chiudere, nel caso se ne possegga una, pure la cassetta di sicurezza. E poi non dimenticate di disdire e trasferire sul nuovo conto tutte le vostre bollette e gli altri RID che possedete.
Infine, vi ricordo che dal 2009 si è stabilito, grazie all’adozione dei “Principi comuni in materia di trasferimento di conti bancari” da parte degli stati dell’Unione Europea, che in caso di trasferimento di un conto da una banca all’altra e nella stessa nazione, la nuova banca dovrà assistere il cliente e svolgergli tutte le pratiche. Non occorrerà quindi recarsi alla vecchia banca per comunicargli la chiusura del conto.