Un software è considerato a tutti gli effetti un’opera dell’ingegno, e pertanto così come le opere letterarie e le canzoni segue le linee guida della normativa del diritto d’autore. Non tutti i software sono brevettabili, lo sono soltanto quelli che producono un “effetto tecnico”, cioè quando contengo algoritmi innovativi dal punto di vista tecnico. Deve inoltre avere anche gli altri requisiti di brevettabilità che sono la novità, la liceità, l’applicazione industriale e l’attività inventiva. Il brevetto ha una durata di 20 anni e gli effetti del brevetto stesso partono da quando la domanda è resa accessibile al pubblico.
Per brevettare un software non è necessario fornire tutte le linee del codice sorgente, ma bisogna descrivere dettagliatamente gli algoritmi e come interagiscono con il software. Bisogna quindi redigere un documento contenente un diagramma di flusso che spieghi la funzione dell’invenzione scomponendo l’algoritmo in passi. Successivamente è bene anche accompagnare il diagramma con una descrizione del progetto e i problemi che si prefigge di risolvere. Deve essere inoltre redatto un documento delle rivendicazioni che contenga le novità che si intendono proteggere attraverso il brevetto; queste devono essere tradotte anche in inglese.
Insieme alla documentazione sopra descritta va compilato il modulo A, in cui vanno indicati il nome e indirizzo di domicilio del titolare del brevetto, il numero di pagine della presentazione del software. Il modulo A è scaricabile presso i siti delle varie Camere di Commercio nella sezione Brevetti e Marchi, in cui sono presenti anche le istruzioni per una corretta compilazione. Il modulo A deve essere redatto in 4 copie identiche, compilato a computer e firmato in ogni sua pagina.
Alla domanda bisogna anche allegare l’attestazione di pagamento dei diritti di deposito, che va effettuato con bollettino postale intestato all’Agenzia delle Entrate Nelle istruzioni che trovate sul sito della Camera di Commercio sono indicati il numero di conto e l’importo dei diritti da corrispondere, che variano a seconda di vari parametri.
Riassumendo, per brevettare un software la domanda deve essere composta da: n. 4 copie del modulo A non pinzate, n.1 copia della descrizione del software, n. 1 copia del riassunto n. 1 copia delle rivendicazioni, n. 1 copia delle rivendicazioni tradotte in inglese, attestazione di versamento dei diritti di deposito, eventuale delega se il depositante è diverso dal dichiarante.
La domanda va presentata attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno all’Ufficio Marchi e Brevetti, oppure consegnata a mano presso un qualsiasi sportello della Camera di Commercio. Nel caso di presentazione alla Camera di Commercio dovete munirvi di € 40 per diritti di segreteria oppure € 43 + 1 marca da bollo da € 14,62 se vi serve copia conforme del verbale di deposito.