Il flusso dei costi e dei ricavi che si succedono durante la durata di un’azienda determina per l’imprenditore la necessità di suddividere la gestione in tanti periodi amministrativi, solitamente della durata di un anno, allo scopo di accertare periodicamente i risultati dell’attività svolta.
La suddivisione in periodi amministrativi è anche imposta dalla legislazione fiscale civile.
Nella maggior parte delle imprese il periodo amministrativo si svolge dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Le società di capitali (come le società per azioni SPA) possono scegliere anche date diverse. Alcune società di capitali infatti, chiudono l’esercizio amministrativo in altri giorni dell’ano, come il 31 marzo o il 30 giugno (per esempio le imprese alberghiere e le imprese agricole).
E’ detto esercizio l’insieme delle operazioni di gestione compiute in un periodo amministrativo.
La chiusura dell’esercizio coincide generalmente con il 31 dicembre; tuttavia, poiché un’impresa si può costituire in qualsiasi momento, il primo esercizio, che intercorre dalla data di costituzione alla fine dell’anno, ha di solito una durata inferiore.
Analogamente avviene per l’ultimo esercizio di vita dell’impresa che può essere più breve dell’anno in quanto la sua chiusura coincide con la data in cui si concludono le operazioni di liquidazione. Tutti gli esercizi intermedi durano invece un anno solare