Il trasloco delle utenze domestiche varia, secondo i casi; ecco cosa fare.
Acqua: per la fornitura idrica le aziende variano per ogni Regione e, quindi, anche le modalità di allacciamento o disdetta possono essere diverse. Per la disdetta occorre una lettera raccomandata, con l’indicazione del recapito telefonico e dell’indirizzo dove recapitare l’ultima bolletta di fornitura; va inoltre comunicata l’ultima lettura del contatore sia dell’immobile che si lascia sia di quello per il quale viene richiesto il trasloco. Per il nuovo allacciamento, invece, è sufficiente contattare telefonicamente l’azienda erogatrice. Per le nuove costruzioni occorre, inoltre, copia della concessione edilizia ovvero copia del condono edilizio.
Gas: anche le aziende fornitrici di gas variano da Regione a Regione: in genere è sufficiente una comunicazione sottoscritta, con il riferimento del nuovo indirizzo dove recapitare l’ultima bolletta. Per il subentro, invece, è necessario un documento d’identità e la disdetta del precedente utilizzatore. In ogni caso vanno indicati i dati catastali dell’immobile oggetto della fornitura e la lettura del contatore.
Elettricità: la disdetta, in genere, deve essere fatta con almeno 15 giorni di anticipo. I costi di attivazione per un subentro sono addebitati sulla prima bolletta utile. Nel caso di attivazione ex-novo, invece, bisogna pagare preventivamente l’installazione del contatore, che, comunque, è condizionata all’esibizione della concessione edilizia ovvero del condono edilizio relativo all’immobile che si va ad occupare.
Telefonia fissa: la disdetta deve essere effettuata al gestore competenza, con almeno 30 giorni di anticipo, preferibilmente con lettera raccomandata a/r. Se il trasferimento avviene nello stesso distretto telefonico, in un immobile già provvisto di collegamento, si può mantenere il proprio numero telefonico. Se, invece, il trasferimento avviene in una zona con diverso prefisso telefonico ed in un immobile senza telefono, è necessario stipulare un nuovo contratto.
Tasse comunali: la disdetta deve essere effettuata presso l’ufficio comunale competente per la tassa sui rifiuti solidi urbani.