Se pensate di aver sottoscritto un contratto di energia elettrica o del gas in modo troppo veloce e superficiale, o nel caso vi siate accorti che un altro fornitore di energia sia più conveniente, non disperate perché se leggete attentamente il contratto che il fornitore vi ha consegnato, grazie al cd. “diritto di ripensamento” c’è un modo per tornare sui propri passi. Il diritto di ripensamento viene definito come segue nel Codice di condotta commerciale.
Prima della conclusione del contratto o comunque entro 10 giorni dalla conclusione, se questa è avvenuta mediante tecniche di comunicazione a distanza che non consentono la trasmissione immediata del documento (per esempio per telefono), il fornitore consegna o trasmette al cliente in forma cartacea (o per pdf) una copia integrale del contratto, una scheda informativa sul fornitore, la scheda di riepilogo dei corrispettivi.
Qualora il contratto sia stato concluso in un luogo diverso dai locali commerciali del fornitore (per strada, al supermercato oppure presso la vostra abitazione), il cliente può recedere dal contratto senza oneri entro 10 (dieci) giorni decorrenti dalla data della conclusione.
Qualora il contratto sia stato concluso attraverso forme di comunicazione a distanza (per telefono), il cliente può recedere senza oneri entro 10 (dieci) giorni dal ricevimento del contratto.